Meditazione al cioccolato: sogno o son desto?

Il cioccolato è la miglior medicina. Lo sappiamo da un po’, infatti, che non c’è niente di meglio di una tazza di cioccolata calda per risolvere ogni tipo di problema.
Adesso però siamo assolutamente giustificate a mangiare cioccolata con la scusa della meditazione.
Come? Scopri le 4 regole per meditare con la cioccolata.

Non è una follia, è una meravigliosa notizia che arriva nientepopodimenoche dall’Università americana del Massachusetts, dove insegna il Prof. Jon Kabat-Zinn, creatore della Mindfulness Based Stress Reduction Clinic ovvero un centro dedicato alla riduzione dello stress attraverso la consapevolezza di sè.

La sua tecnica di riduzione dello stress (MBSR – Mindfulness Based Stress Reduction) si è concretizzata in apposito programma di 8 settimane che aiuta le persone a ridurre il dolore e lo stress.
I suoi studi risalgono agli anni 70 ed è stato dimostrato che si ha effettivamente un miglioramento dei casi di depressione e una più rapida guarigione da diverse malattie.

Chiaro, il buon professore non ha inventato l’acqua calda. Sappiamo tutti che se il nostro spirito sta bene anche il nostro corpo risente di influssi positivi.
Ma la vera novità, quella che a tutti gli amanti del cioccolato deve interessare, sta nel nuovo innovativo approccio alla meditazione realizzato attraverso l’uso del cioccolato.
Sì, avete letto bene: secondo il Professore, il cioccolato può essere usato in alcune pratiche di meditazione, consentendo di canalizzare l’attenzione verso di sé e ritrovare l’equilibrio interiore.


Siete curiosi di sperimentare una tecnica millenaria zen lasciandovi avvolgere dai profumi afrodisiaci del cioccolato?
Bene! Cercate un luogo adatto per meditare, lontano da rumori, e seguite le 4 regole per meditare con la cioccolata.

  1. Scegli una tavoletta di cioccolato.
    Può essere dolce, amara, alle nocciole, non importa. La cosa fondamentale è che sia un sapore nuovo, a cui si è abituati. Quindi scegli un tipo di cioccolato che non hai mai assaggiato prima o non mangi da molto tempo.
  2. Apri la confezione usando i 5 sensi.
    Presta attenzione alla sensazione delle dita sul cartone, poi sulla carta stagnola o la plastica che l’avvolge.
    Prova a percepire l’odore del contenuto, non appena aperta la confezione. Quale messaggio arriva alle narici?
    Osserva la forma e il colore del cioccolato tra le tue mani. Quante sono le sue sfumature?
    Ascolta il suono della tavoletta mentre ne frantumi un pezzetto e lo metti in bocca. Quanta forza hai calibrato tra le dita?
    Trattieni il cioccolato sulla lingua senza masticarlo, percepisci il sapore e la consistenza. Quali sentori percepisci mentre assapori questa spezia pregiata?
  3. Sprofonda nella sensazione dell’aroma.
    Quali pensieri raggiungono la tua mente? La mente scappa verso altri problemi o è assorta dal lento sciogliersi della miscela di cacao sulla lingua?
    Quali azioni comandano il resto del corpo?
    Come si sentono i tuoi piedi, le mani, il busto e le gambe? In che posizione sono?
  4. Ripeti a piacere.
    Quando la cioccolata si è sciolta completamente, deglutisci e ripeti l’intero procedimento se serve.
    Come ti senti alla fine di questo rituale dei sensi?
    Noti una differenza nel modo di assaporare la cioccolata e nelle reazioni fisiche e psicologiche?
    Questo frammento di cioccolata ti sembra forse più buono o diverso da tanti altri in passato?

Non so voi, ma io mi sento sicuramente più rilassata e felice di aver abbandonato per un po’ la frenesia di tutti i giorni.
Meditare assaporando questa delizia è un vero atto di lussuria gustativa, un semplice passo per raggiungere la felicità.